venerdì 20 gennaio 2012

Gershwin e Ravel a Roma


In cartellone anche “Un americano a Parigi” e “Boléro”


Wayne Marshall, una delle bacchette internazionali più versatili ed estrose, in scena fino al 24 gennaio all’Opera di Roma con la “comic operetta” Candide di Leonard Bernstein, giovedì 26 gennaio, alle 20.30, salirà sul podio del Costanzi per dirigere l’Orchestra del Teatro dell’Opera in uno straordinario concerto che lo vedrà sul podio per un programma dedicato alla musica del XX secolo: dalle contaminazioni jazz di George Gershwin alle inquietudini musicali, negli anni della Grande Guerra, di Maurice Ravel. Nel concerto del 26 gennaio Marshall regalerà al pubblico, l’Overture da Of Thee I Sing, e An American in Paris di George Gershwin,mentre di Maurice Ravel proporrà Alborada del gracioso, Le tombeau de Couperin, e il famosissimo Boléro.
Il mondo sfavillante e patinato del teatro e del cinema è un elemento fondamentale dell’ispirazione del compositore statunitense. Lo ritroviamo nel musical Of Thee I Sing composto nel 1931 a Broadway con testi del fratello Ira, che restò in scena per 441 repliche e vinse l’anno successivo il Premio Pulitzer. Ma soprattutto nella composizione per orchestra An American in Paris che Gershwin scrisse nel 1928 al ritorno da un illuminante viaggio europeo che lo portò a contatto con la musica di Ravel, Darius Milhaud, Alban Berg: dal suo poema sinfonico, nacque il famoso film del 1951 diretto da Vincente Minnelli con Gene Kelly.
Ben altre atmosfere si respirano invece nei suoni e nelle orchestrazioni di Maurice Ravel. Le sperimentazioni di Ravel raccontano l’angoscia per la nuova realtà della guerra e la ricerca di nuovi equilibri che affondano nelle radici culturali dell’Europa. Il compositore scrisse Le tombeau de Couperin, di ritorno dal fronte nel 1917 in omaggio ai compagni caduti in guerra. Alborada del gracioso, del 1918, composizione ispirata alle melodie popolari della Galizia, e il Boléro (1928), concepito in forma di balletto per la danzatrice Ida Rubinstein sul modello delle tradizionali danze iberico-moresche,sono invece pervase dello spirito musicale spagnolo.
Wayne Marshall, direttore britannico di origini caraibiche, apprezzato pianista e organista, si è affermato negli ultimi anni come uno dei più rinomati interpreti dei compositori del Novecento e in particolare degli americani Gershwin, Ellington, Bernstein.
Il mio interesse per la musica americana – racconta Marshall – è nato dalla mia partecipazione come pianista alla celebre produzione del Porgy and Bess di Gershwin al Festival di Glyndebourne sotto la direzione di Simon Rattle. Da allora mi sono dedicato sempre più alla musica di Gershwin, Bernstein e Ellington, dirigendo più volte West Side Story ”.


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