sabato 5 aprile 2008

L'elisir d'amore (J. Levine, Deutsche Grammophon, 1990)

Compositore: Gaetano Donizetti
Libretto: Felice Romani
Fonte: Le Philtre, di E. Scribè
Direttore: James Levine
Interpreti: Kathleen Battle (Adina), Luciano Pavarotti (Nemorino), Leo Nucci (Belcore), Enzo Dara (Dulcamara), Dawn Upshaw (Giannetta).

Recensire questo cofanetto può essere tanto semplice quanto rischioso, tanto è perfetto e i nomi che insieme hanno contribuito alla realizzazione sono altisonati. Dopotutto è anche la prima volta che scrivo qualcosa sul grande Maestro Pavarotti dal giorno della sua morte. Ne ho approfittao quest'oggi, nell'atto di inserire questa prima scheda su Teatro Lirico Turandot, sicuro che un tale prodotto discografico debba necessitare di ben poche presentazioni, quindi permettendomi di suggerirvi un prodotto che quasi si presenta da solo.
Mentre mi appresto a scrivere queste parole ho messo su il cd e in questo momento la voce dolce e perfetta di Kathleen "Adina" Battle sta guidando il ritmo della mia scrittura. Spessissimo i cofanetti della Deutsche Grammophone sono di qualità eccelsa e questo prodotto non fa eccezione.

Molto spesso quando scelgo un cofanetto per un nuovo acquisto mi faccio guidare da alcuni fattori proritari. James Levine è uno di quei direttori che possono cambiare la mia scelta, un direttore d'orchestra che riesce a trarre il massimo da ogni opera che esegue, trovando sempre il giusto equilibrio tra orchestra e interpreti vocali. Poi se questi ultimi sono tra i più grandi artisti del palcoscenico mondiale allora forse tutto è ancora più semplice e l'arte di Levine può davvero esprimersi al meglio. La forza di quest'opera è la presenza di arie romantiche alternate da momenti di allegria e vivacità e non sempre è semplice trovare l'equilibrio perfetto. In questa edizione del 1990 sembra tutto riuscito bene, impreziosito il tutto dalla partecipazione eccelsa di altri due nomi illustri dell'opera: Enzo Dara e Leo Nucci.

Di solito sono maggiormente incline all'ascolto di opere tragiche, ma questa composizione di Donizetti è per me da classificare forse tra le 5/6 opere più belle mai scritte. Se poi è possibile ascoltarla in un'edizione così perfetta allora diventa davvero una delizia inarrivabile. E un occasione ancora per ricordare la voce limpida del grande Maestro Luciano Pavarotti.

Un cofanetto che non può mancare nella collezione di nessun melomane. Sicuro. Voto: 9

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