giovedì 3 dicembre 2009

Opera Roma: ecco il calendario 2010

Il sindaco Alemanno annuncia: finito il commissariamento
Oggi si insedia il nuovo consiglio di amministrazione del Teatro dell’Opera

“Falstaff” inaugura il cartellone 2010 con Fisch e Zeffirelli
Il grande repertorio italiano: da Verdi a Boito, da Puccini a Donizetti, a Cilea
Per “Tosca” ricostruito l’allestimento originale del 1900
Estate a Caracalla nel nome di “Aida” e “Rigoletto”

OREN E BARTOLETTI TRA I DIRETTORI. REGIE DI CRIVELLI E DI VIZIOLI
CANTANO DESSÌ E MASSIS, NIZZA E SERAFIN,
GANASSI E VASSILEVA, BRUSON E ANASTASSOV, GIORDANI E ARMILIATO

“Giselle” e “Don Chisciotte”, “Romeo e Giulietta” e “Sylvia”
e il primo balletto sovietico “Il papavero rosso” mai visto in Italia
Al Nazionale si danza con Chopin, Béjart, Daniele Lombardi, Leo Ferré e Tolstoj

NUOVA OPERA DI ADRIANO GUARNIERI SUI TESTI DI MASSIMO CACCIARI

E il 3 dicembre 2010 Riccardo Muti aprirà la stagione 2010-2011

Il sindaco Giovanni Alemanno annuncia dopo otto mesi la fine del commissariamento, e il varo del nuovo consiglio di amministrazione, proprio nel giorno in cui il Teatro dell’Opera di Roma presenta la stagione 2010. La fondazione ritrova quindi il naturale assetto istituzionale: nel pomeriggio sono previste le nomine di vertice nella prima seduta del cda fissata in Campidoglio alle 15. L’attesa sarà poi tutta rivolta al futuro rapporto con Riccardo Muti, i cui termini si stabiliranno nelle prossime settimane. Ma è già deciso che il maestro tornerà sul podio del Costanzi giusto tra un anno, il 3 dicembre 2010, per inaugurare la successiva stagione 2010-2011: il teatro riprenderà così un’antica consuetudine nella scansione del calendario artistico non più basato su quello solare.
Il cartellone 2010 valorizza l’impegno dell’Orchestra, del Coro curato da Andrea Giorgi, del Corpo di Ballo diretto da Carla Fracci, dei tecnici e delle maestranze innanzi tutto con il grande repertorio italiano che segna l’offerta di lirica: tre titoli di Verdi (Falstaff apre il 23 gennaio, Aida e Rigoletto a Caracalla), due di Puccini (Madama Butterfly e Tosca), poi Boito (Mefistofele), Donizetti (Roberto Devereux) e Cilea (Adriana Lecouvreur), cui si accosta Manon di Massenet. In vari casi produzioni assenti da Roma da decenni. La danza ruota sul ritorno di tre capolavori (Giselle, Don Chisciotte, Romeo e Giulietta), sulla riedizione di un classico senza tempo (Sylvia), su una rara coreografia sovietica (Il papavero rosso) e sei creazioni in agenda al Teatro Nazionale. Dove spicca il nuov o lavoro di Adriano Guarnieri (Tenebrae) sui testi di Massimo Cacciari. In totale sono 11 le opere (78 recite) e 14 i balletti (84 recite), più due concerti. Da oggi al 12 dicembre spazio al botteghino per i neoabbonati, dal 15 dicembre in vendita i biglietti degli spettacoli.
Sono nove al momento le aziende che nel 2010 sosterranno il Teatro dell’Opera di Roma: American Express, Mercedes Benz, Banca Etruria, Camera di Commercio di Roma, Gruppo SitCom, Roma Uno, Dimensione Suono Due, Roma Uno, Dimensione Danza, Hotel Quirinale.
Opera al Teatro dell’Opera / Teatro Costanzi

Chiuderà la stagione 2009 con una Traviata da record, avrà di nuovo i riflettori per l’apertura della stagione 2010: Franco Zeffirelli (nel 1963-64 ne plasmò una memorabile edizione) firma le scene e la regia di Falstaff in cartellone dal 23 fino al 31 gennaio per otto recite. L’ultima opera composta dall’ottuagenario Giuseppe Verdi, che vide la rappresentazione del 1893, manca nella capitale da un ventennio. Sul podio va l’israeliano Asher Fisch, conteso dai maggiori templi musicali d’Europa e d’America, che nel 2008 al Teatro dell’Opera diresse l’opera-evento Viaggio alla fine del millennio con il libretto dello scrittore Abraham B. Yehoshua. Due serate saranno affidate alla bacchetta di Andriy Yurkevych.Costumi d’autore di Maurizio Millenotti, acclamato e pluripremiato dal cinema mondiale. Renato Bruson guida una compagni a in cui svetta Daniela Dessì attorniata, tra gli altri, da interpreti del rango di Ruggero Raimondi, Juan Pons e di Carlos Álvarez al debutto romano. Nuovo allestimento. Orchestra e Coro del Teatro.

Dal 16 al 23 marzo, dopo un’assenza di mezzo secolo, riappare all’Opera Mefistofele del poliedrico musicista-scrittore Arrigo Boito che la compose nel 1868 e la revisionò in modo drastico nel 1875, dipingendo la lotta tra il bene e il male, tra l’ideale e la realtà. Dirige il maestro Renato Palumbo. La regia è nelle esperte mani di Filippo Crivelli. La scena si basa sui bozzetti di Camillo Parravicini, caposcuola della scenografia italiana, che proprio all’Opera di Roma avviò e sviluppò una carriera prestigiosa. Cast internazionale: dal basso bulgaro Orlin Anastassov al tenore statunitense Stuart Neill, al nostro soprano lirico Amarilli Nizza. Sette le recite. Nuovo allestimento. Orchestra, Coro e Corpo di Ballo del Teatro.

Nove recite per l’attesa Tosca di Giacomo Puccini che proprio sulle tavole del Costanzi nacque il 14 gennaio 1900: vedremo un allestimento che ricostruisce quello originale della prima esecuzione con le scene e con i costumi disegnati dal pittore e scenografo tedesco Adolf Hohenstein (molto gli deve la grafica pubblicitaria in Italia) cui ridaranno forma Maurizio Varamo e Anna Biagiotti, i due pilastri dei Laboratori e della Sartoria del Teatro. Sul podio Fabrizio Maria Carminati. Regia di Andrejs Žagars, che guida l’Opera Nazionale di Riga. Tra i cantanti spicca la duttile, avvenente bulgara Svetla Vassileva. Dal 1° all’11 aprile. Orchestra e Coro del Teatro.

Si salta al 18 maggio, per il secondo titolo di Puccini, con la “prima” di Madama Butterfly: Daniel Oren torna sul podio, un podio dove è di casa da tempo, per dirigere dieci recite fino al giorno 28. Scene di Aldo Rossi, costumi di Anne Marie Heinreich. La produzione è firmata da Stefano Vizioli, musicista e regista di lirica tra i più apprezzati della sua generazione, molto attivo anche all’estero. Tra le voci il soprano Xiu Wei Sun. Allestimento del Comunale di Bologna. Orchestra e Coro del Teatro.

Ultimo titolo all’Opera, prima di spostarsi alle Terme di Caracalla per l’estate, sarà Manon di Jules Massenet: sette recite dal 17 al 24 giugno. Tocca alla bacchetta del maestro francese Alain Guingal. Scene di Paola Moro, costumi di Anna Biagiotti. La regia è di Jean-Louis Grinda. L’opéra-comique capolavoro del compositore francese manca a Roma dal 1983-84. Il soprano Annick Massis è la star della compagnia, nel ruolo della languida e ribelle protagonista. In coproduzione con l’Opéra di Montecarlo. In lingua originale, sovratitoli in italiano. Orchestra, Coro e Corpo di Ballo del Teatro.

Al Teatro Costanzi si riprende in autunno con un altro titolo assente da oltre vent’anni:il 1° ottobre tocca a Roberto Devereux di Gaetano Donizetti (cinque recite in calendario fino al giorno 6) che è destinato alla sapiente direzione del maestro Bruno Bartoletti. Il regista Joseph Franconi Lee attinge all’edizione di Alberto Fassini, allievo-collaboratore di Luchino Visconti, scomparso nel 2005, che fa parte del patrimonio di allestimenti “doc” del Teatro. Scene e costumi di David Walker. Interpreti principali Gian Luca Terranova, Carmela Remigio, Alberto Gazale e Sonia Ganassi che torna nel Teatro dove ha avviato la sua carriera. Orchestra e Coro del Teatro.

Ultimo appuntamento dell’anno (il 3 dicembre, come detto, Riccardo Muti inaugurerà con Moïse et Pharaon la successiva stagione 2010-2011) tornando così all’antica scansione del calendario – è dal 4 all’11 novembre per assistere ad Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea. Dirige Maurizio Arena. L’allestimento risale alla celebre versione curata dal regista Mauro Bolognini. Le scene spettano a Ettore Rondelli, i costumi a Maria De Matteis. È Martina Serafin, la carismatica austriaca, la grande attrazione, nei panni di una celebre attrice della Comédie Française. La affianca un’artista del valore di Giovanna Casolla. Tenore protagonista Marcello Giordani. Sei le recite. Orchestra, Coro e Corpo di Ballo del Teatro.

Opera alle Terme di Caracalla

Sarà il genio immortale di Giuseppe Verdi a catturare la platea internazionale della stagione estiva nel sito monumentale di Caracalla per dolci serate al chiaro di luna. Aida, portata alle Terme fin dal 1938, sarà diretta dal maestro Daniel Oren. È una produzione fatta in casa, che si avvale dei talenti e dell’esperienza di chi al Teatro dell’Opera lavora da anni: Andrea Miglio cura le scene, Anna Biagiotti i costumi (in parte ricostruiti da quelli storici di Luigi Sapelli, in arte Caramba), Maurizio Di Mattia la regia. La coppia Daniela Dessì / Fabio Armiliato protagonista, con Giovanna Casolla nei panni di Amneris. Nove recite tra il 15 luglio e il 5 agosto. Orchestra, Coro e Corpo di Ballo.

Dal 28 luglio all’8 agosto si alterneranno con Aida sette recite di Rigoletto, affidate alla direzione del maestro Steven Mercurio. È dal 1991 che il melodramma battezzato alla Fenice di Venezia nel 1851 è assente da Caracalla. L’ultima ripresa fu nel ’95 a Villa Borghese, nella cornice di piazza di Siena, in una fase in cui le Terme erano off-limits per gli spettacoli. Nuovo allestimento. Orchestra e Coro del Teatro.

Opera al Teatro Nazionale

Due titoli in calendario al Nazionale nell’autunno 2010 si affiancano ai sette al Teatro dell’Opera e ai due a Caracalla. Dal 16 al 20 ottobre debutta la nuova creazione del maestro Adriano Guarnieri e della regista Cristina Mazzavillani Muti che a Roma hanno portato nel 2007 La pietra di diaspro. In coproduzione con il Ravenna Festival presentano adesso Tenebrae. Disiecta Membra, i cui testi sono estratti da alcuni lavori del filosofo Massimo Cacciari (che già collaborò con Luigi Nono) e dall’Officium Tenebrarum. L’opera, vero e proprio videoratorio con un fronte sonoro a 360 gradi, è dedicata al principe e compositore cinquecentesco Gesualdo da Venosa. Scenografia virtuale di Ezio Antonelli. Live electronics curati da Luigi Ceccarelli. Nel cast Ada Caiello, Sonia Visentin, Andrew Watts. Quattro recite.

Due settimane dopo, dal 2 al 10 novembre, un felice ritorno: La leggenda del fiore di lino, musical con gli animali come personaggi, pensato per bambini e ragazzi di ogni età, applaudito al Nazionale nel 2001 e nel 2003. È una creatura uscita dall’immaginazione e dalla verve artistica di Adriana Del Giudice (firma la musica) e di Rosa Stipo (i testi). L’adattamento teatrale, la regia, la coreografia e le luci sono di David Haughton, le scene di Michele Della Cioppa e i costumi di Anna Biagiotti.
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Balletto al Teatro dell’Opera / Teatro Costanzi

Il Corpo di Ballo forgiato da Carla Fracci si conquista la scena venerdì 12 febbraio per l’attesissima ricostruzione del balletto in tre atti Il papavero rosso, composto nel 1927 dall’ucraino Reinhold Glière, mai visto in Italia e assai di rado in Europa. La storia, dal sapore romantico, è ambientata nella Cina anni ’20: un legame d’amore sboccia tra una danzatrice cinese di cabaret e il capitano rivoluzionario di una nave russa approdata in Cina. Inevitabile il gioco di diversità e assonanze con il ruolo e il profilo assunto dal gigante asiatico nel mondo d’oggi. Cinque le recite fino al giorno 17 per il titolo che gettò le fondamenta della coreografia in stile sovietico: la firma Nikolay Androsov ispirandosi alla triade Lashchilin-Tikhomirov-Lavronsky. Sul podio sarà Andrey Anikhanov. Le scene e i costumi si devono a Elena Puliti, la regia &eg rave; di Beppe Menegatti. Oksana Kucheruk e Igor Yebra la coppia di artisti ospiti. Nuovo allestimento.

Pochi giorni e irrompe Giselle di Adolphe Adam, fiore all’occhiello del Corpo di Ballo. È la Fracci a mettere il sigillo sulla coreografia tratta da Coralli, Perrot, Petipa e Dolin. Il direttore d’orchestra è il tedesco Dieter Rossberg. Anna Anni, madame del teatro italiano, disegna scene e costumi. Artiste ospiti l’americana Ashley Bouder (è prima ballerina al New York City Ballet) e la russa Evgenia Obraztsova (pupilla del Mariinsky). Brilla l’étoile romana Laura Comi. Sei recite: 23-28 febbraio.

Saranno invece dieci le rappresentazioni di Don Chisciotte in agenda tra il 22 aprile e il 5 maggio sulle note composte dal musicista asburgico Ludwig Minkus nel 1869. La versione scelta per questo nuovo allestimento privilegia le coreografie originali di Marius Petipa e Alexander Gorsky, riprese da Mikhail Krapivin. Sul podio Marzio Conti. Scene e costumi affidati a Francesco Zito e Antonella Conte. Quattro super coppie di ospiti: Ekaterina Borchenko e Tamas Nagy, Evegnia Obraztsova e Andrian Fadeyev, Irma Nioradze e Anton Korsakov, Lorna Feijóo e Nelson Madrigal. Partecipano gli allievi della Scuola di Danza del Teatro.

Alla fine dell’anno di studi, 8 e 9 luglio vedranno il Teatro dell’Opera pieno per il consueto Saggio della Scuola di Danza con gli allievi di Paola Jorio che tengono viva una storia avviata nel 1928.

Dopo la stagione estiva a Caracalla, si riprende a metà ottobre con sei recite dal 15 al 21 del balletto in tre atti Sylvia che si avvale della sublime musica di Léo Delibes.Nelle sei recite riscopriremo la coreografia di Frederick Ashton, il baronetto e danzatore inglese, ripresa da Christopher Newton e da Anna Trevien. Direttore d’orchestra David LaMarche. Allestimento a cura di Menegatti, scene di Roberto Ferri, costumi di Giuseppe Palella. Risplenderanno Aslhey Bouder e Lisa-Maree Cullum.

Balletto alle Terme di Caracalla

Tocca di nuovo al Ballo aprire la stagione estiva il 1° luglio: la scelta è caduta su un titolo che quasi si identifica con la carriera di Carla Fracci. Romeo e Giulietta plasma le note di Sergej Prokof’ev al dramma scespiriano. La coreografia studiata dalla Fracci con l’ausilio di Gillian Witthingham risale a varie fonti: Loris Gai, Rudolf Nureyev nella scena del balcone, Eric Bruhn nella scena dell’addio. Dirige l’orchestra il finnico Jari Hämäläinen. Le scene di Cristian Biasci, i costumi Anna Maria Morelli e la regia di Menegatti creano l’allestimento. Due le coppie di ballerini di sicuro successo: Oksana Kucheruk e Igor Yebra, Gaia Straccamore e Andrian Fadeyev. Sei recite fino al 6 luglio.

Balletto al Teatro Nazionale

Il balletto imprime il suo segno sulla stagione 2010 del Nazionale con otto titoli, quasi tutti novità, sperando che problemi di bilancio e lavori tecnici non privino gli appassionati di un luogo riportato da alcuni anni alla ribalta. Il debutto va dal 3 al 12 febbraio alla Scuola di Danza con il trittico formato da Classica di Sergej Prokof’ev su coreografie di Massimiliano Volpini, Filastrocche con famosi canti popolari italiani e coreografie di Paola Jorio, Graduation Ball di Johann Strauss jr. su coreografie di David Lichine. Nove recite, di cui sette riservate alle scuole.

L’heure exquise, capolavoro di Maurice Béjart realizzato con Carla Fracci (in scena con Micha van Hoecke) ci accompagnerà dal 26 febbraio al 2 marzo, per quattro recite. Ispirato a Giorni felici di Samuel Beckett, portato al Festival Torino Danza 1998, alterna musiche di Mozart e von Webern, di Lehár e Mahler. Al grande francese scomparso due anni fadeve la regia e la coreografia, qui ripresa da Yoko Wakabayashi. Allestimento scenico di Roger Bernard, costumi di Luisa Spinatelli.

Il pianista, compositore e artista visivo Daniele Lombardi è l’artefice di The bad boys of piano: quattro recite (una per le scuole) sulle note di Arthur Vincent Lourié, Franco Casavola e George Antheil che il maestro fiorentino esegue evocando le atmosfere degli “énfants térribles” del secolo scorso, coevi del Futurismo. Coreografie di Ileana Citaristi, Tadashi Endo, Fredy Franzutti, Mario Piazza, Luca Veggetti. Franco Purini disegna l’architettura scenica, Anna Biagiotti i costumi. Carla Fracci si esibirà con Olimpia Carlisi, Ileana Citaristi, Italo Dall’Orto, Tadashi Endo, Massimo Garon e il soprano Susanna Rigacci. Consulenza musicale di Francesco Sodini e regia di Menegatti.

Chopin racconta Chopin è un omaggio al genio polacco nel bicentenario della nascita. La fonte è il romanzo omonimo del pianista e critico Piero Rattalino (ha formato generazioni di allievi) che nella finzione letteraria fa raccontare la sua vita dallo stesso musicista. I cui amori (una connazionale e l’anticonformista scrittrice francese George Sand) ispirano le coreografie di Paul Chalmer, direttore del Balletto di Lipsia. Sei recite dal 26 marzo al 1° aprile (due per le scuole).

Aprile mette sotto pressione di nuovo gli allievi della Scuola di Danza che ripropongono Coppélia, balletto pantomimico di Léo Delibes, dal 13 al 18 in sei recite, quattro per le scuole. La coreografia dalla versione originale di Alicia Alonso e Enrique Martinez è stata riadattata da Ofelia Gonzalez, Pablo Moret e Paola Jorio. Le scene sono di Roberto Laganà Manoli.

Dal 14 al 23 maggio il Corpo di Ballo dell’Opera si cimenta con un altro parto di Beppe Menegatti: I capricci di Marianna. La commedia dello scrittore francese Alfred De Musset (tormentato amante di George Sand al pari di Frederic Chopin) offre lo spunto a un gioco teatrale basato sulle instabili relazioni dei personaggi, alle coreografie di Luciano Cannito, alle scene e ai costumi di Anna Maria Morelli. Mattatrice la prima ballerina Gaia Straccamore, in coppia con Alessandro Riga. Chopin ci mette le musiche da camera, De Musset i testi delle canzoni. Nove recite, la “prima” per le scuole.

Alla figura dello scomodo intellettuale amato dalla Francia del Sessantotto in subbuglio, scomparso in Toscana nel 1993, è dedicato Léo Ferré 24 canzoni in scena dal 29 settembre al 3 ottobre. Poeta, cantautore, compositore, direttore d’orchestra e scrittore, l’anarchico Ferrè creò brani usando testi di Paul Verlaine e Arthur Rimbaud, giganti della lirica della seconda metà dell’800 presi da un legame incandescente, che danno il sottotitolo al balletto curato da Cosimo Manicone e Francesco Sodini. La coreografia è di Luc Bouy, le scene e i costumi sono di Maria Filippi. Danzano Rubinald Pronk ed Erik Underwood. Cinque recite. Nuovo allestimento.

Infine, dal 19 al 25 novembre, Resurrezione: altro omaggio in forma di danza per i cento anni dalla morte di Lev Nikolaevič Tolstoj, al cui ultimo romanzo ci si richiama. Musiche da camera di Pëtr Il’ič Čajkovskij e canzoni su testi di Alexeij Kostantinovič Tolstoj. Coreografia di Fredy Franzutti. Scene e costumi Elena Mannini. Torna Letizia Giuliani, prima ballerina al Maggio Danza, che ha fatto parte della Scuola e poi del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera. Sei recite (una per le scuole) con l’ensemble musicale «Voces intimae». Nuovo allestimento.

Concerti

L’Orchestra del Teatro dell’Opera sarà impegnata nel Concerto del 2 giugno in occasione della Festa della Repubblica. La Giovane Orchestra dell’Opera, ormai rodata da una serie di esibizioni e concerti in sede e fuori, terrà il 30 giugno il suo terzo saggio annuale.

Campagna abbonamenti

Fino al 12 dicembre botteghino aperto per i nuovi abbonati. Dal 15 dicembre in vendita i biglietti degli spettacoli. Con i classici “Gran Teatro”, “Leggero”, “Fantasia”, tre nuovi tipi di abbonamento: “Mini”,“4 You” per under 30 e “Speciali” per aziende e privati. I titoli tra cui scegliere la soluzione preferita sono Falstaff, Mefistofele, Tosca, Madama Butterfly, Manon, Roberto Devereux, Adriana Lecouvreur, Il papapavero rosso, Giselle, Don Chisciotte, Sylvia.

L’UFFICIO STAMPA

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